Verso la resoconto, con attuale momento fioccarono numerose proposte cinematografiche, tutte rispedite al mandante.

La prima apoteosi pop giunse nel gebbraio del ’94 ai Brit Awards, qualora vinse nelle categorie Miglior principiante e Miglior Artista femmineo: la melmosa cover di Satisfaction eseguita insieme all’altro fenomeno femmineo PJ Harvey – ragazze esteticamente agli antipodi tuttavia unite da un’istintivita lacerante, da una fascino elegantemente fecondo e in certi atteggiamento indecifrabile ai colleghi maschi – rappresento il notevole climax della serata.

Altrettanto leggendario fu l’esibizione all’MTV Unplugged non molti mese con l’aggiunta di inutilmente. Nel frattempo, la diva Madonna busso alla sua apertura chiedendole una melodia: ed nel caso che latrice di un quid piacevole e ispirato esiguamente tollerabile, al allettamento della Ciccone nessuno poteva eccedere insensibile, neanche Bjork, perche le confeziono Bedtime Story (singolo non particolarmente fortunato, del avanzo). Con pochi mesi, insomma, la attivita di Bjork fu stravolta, spedita per apice a velocita pericoloso. Troppo di complesso, assai in velocita. Da inquietudine di nervi.

Missive iperpop

Il succesore di Debut non poteva cosicche disilludere oppure stupefare piu oltre. Bjork scelse la seconda selezione, ma escludendo ripetersi per trucchi. Mise durante gioco abbandonato se stessa, al assoluto superficie. Le proprie doti di compositrice, interprete e – ebbene tanto – produttrice. Ed nell’eventualita che per meta della elaborazione capi di non poter comporre da sola, quindi attivo la competenza di tessere le giuste relazioni, coinvolgendo gentilezza diverse – il rituale Nellee Hooper, il ordinario Graham Massey, il viso del trip-hop Tricky, il rampante electro Howie B., una tradizione durante garni modo Eumir Deodato – e allestendo almeno una “fabbrica” sonora ove la abilita puo convenire l’ineffabile e il inclinazione strutturarsi seguente mappe rigorose e appassionate.

Non c’e esagerazione mediante queste parole, dal circostanza perche si riferiscono a Post (One Little Indian, giugno 1995), la epistola in quanto Bjork spedi al ripulito per parere a tutte le aspettative. Le prime incisioni avvennero alle Bahamas, qualora l’islandese si ritiro alla ricognizione di quell’impasto di clausura e comunanza da addurre alla entusiasmo del fatto. Una delle idee di partenza faceva perno sulla convinzione che l’elettronica dovesse mettere in relazione alla ambiente, scopo porzione della ambiente, percio anch’essa un veicolo in evocare/esplorare la struttura con una qualita di ostia consacrata sonica. Rientrata per Londra ma, Bjork senti imperioso il privazione di rimettere stile al materiale, di rimandare con l’aggiunta di organica, piu naturale la nota sintetica del sound.

Un dualismo sentimentale ed bello perche trova effetto sfruttare nella fusione fra avanguardia e pop music, una saldatura che con presente cerchio sembra realizzarsi alla eccellenza. Maniera ci dice una Isobel adatto di far convivere pulsioni trip-hop, tribalismo astuto e la melodrammatica orchestrazione di Deodato, oppure quella Hyper-ballad luogo ambient, dance e jazz covano un instant classic a cui gli anni per approssimarsi non smettono di riferirsi, ovverosia al momento quella I Miss You in quanto – previo Howe B. – diventa un giostra batteriologico di pulsazioni e percussioni, quando nella trickyana Enjoy le vampe di buccina sono a attenzione del tornato in vita Einar Orn.

Ebbene, l’evoluzione stringe inestricabili partecipazione col accaduto, l’organico abbraccia il digitale, l’avanguardia ammicca popular. E a guadagnarci e il pop, i cui limiti e ambiti subiscono un fausto sobbalzo, con termini di dettagli, ingredienti e prospettive. E sia la post-modernita, dunque, il emozione del accaduto perche ti guarda unitamente gli occhi del vivo e l’enigmatica espressione del avvenire, moduli e archetipi riarticolati maniera una battuta verso una implorazione ancora da fare, siano i rigurgiti romantici – approssimativamente un preambolo di Debussy – di You’ve Been Flirting Again ovverosia le liquide smanie gershwiniane di The Modern Things, passando dai foschi scenary spy-story rimasticati eighties di Army Of Me. Ciononostante la post-modernita e un metodo arido in assenza di l’empatia fervido, l’umanita privato di filtri nemmeno remore – compresi gli esotismi, l’irriducibile alterita – giacche Bjork concede per ogni parte.

E’ fuorche debole, la partner, durante quanto mantenga il proprio guardata agitato e stordito sulle cose, la emotivita scossone e arguta, sbilanciata sul avvenire di Possibly Maybe – occasione David Sylvian–Aphex Twin, inganno variegato di scalpiccii sintetici, spazzolate jazz, vibrioni sci-fi e slinguate country – eppure pur sempre scaldata dalla capacita continuo del anteriore, perche torna come un cedevole malore di conseguenza a divenire ancora una volta destino. Come nella ingegnosa It’s Oh So Quiet – para cover di Blow verso Fuse, un passo anni quaranta di Betty Hutton – dove per un musical swingante si aprono squarci punk umoristici e liberatori, unitamente quell’inimitabile combinazione di foga e affezione, con quella malvagita piccola maniera un eureka tagliente, luminoso.

Post e finalmente un piatto squisito, forse l’autentico capolavoro di Bjork. Un circolo felice, anche, ben aiutato da videoclip clip al ordinario particolarissimi e particolarmente efficaci. Benche la censura in quanto casso colui di Army Of Me, criminale di rievocare conveniente quantunque l’ancora vigoroso assassinio eversivo per Oklahoma cosicche costo la cintura verso 168 persone. Considerati oltre a cio i ritardi nella diffusione dovuti alla motivo intentata da Robin Rimbaud – musicista elettronico inglese rinomato mezzo Scanner, appresso nei Githead assieme per Colin Newman dei Wire – attraverso l’utilizzo di un suo sample durante Possibly Maybe, gli ottimi risultati di spaccio vanno considerati una classe di organizzazione. Nel contempo Bjork s’imbarco in una trafelata, questione legame insieme Tricky. Non duro alquanto.

Il schermo di It’s Oh So Quiet, aperto da Spike Jonze, conquisto in conclusione la zona oraria ancora frequentata di MTV. Le vendite s’impennarono e Post conquisto la nomination modo miglior albo di musica opzione ai Grammy Awards. L’anno si chiuse poi nel migliore dei modi, ed il ’96 si apri nel atto incontrare ragazze filippine di Goldie, inesperto fama caldo del drum’n’bass, col che razza di instauro una intensa rapporto, frustrata dalla necessario lontananza. Codesto, assieme alla pressione perennemente eccetto difendibile degli impegni, provoco il catastrofe pronto di Bjork, giacche assali la corrispondente Julie Kaufman al di sotto gli occhi delle telecamere. Teatro immortalata a futura memoria.

Il epoca complesso fu diminuito da straordinarie esperienze modo l’intervista per Stockhausen a causa di la periodico Dazed And Confused e la ausilio per mezzo di Kent Nagano, preside d’orchestra cosicche la ingaggio a causa di fare il pagliaccio malinconico Lunaire di Schonberg e la Sprechstimme al Verbier sagra ’96 con Svizzera.

Geografie soniche

Il tour internazionale afoso del ‘96 si svolse senza intoppi, ma prossimo giorni difficili attendevano al apertura: avanti fini la vicenda mediante Goldie, da cui Bjork usci per pezzi, quindi un fan si suicido appresso averle veloce un collo ordigno, affinche felicemente venne intercettato da Scotland Yard. I sensi di sbaglio e di accerchiamento le fecero acchiappare sopra esame l’ipotesi di cessare il d’oro bensi insidioso ambiente dello shobiz. La stesura dei pezzi attraverso il inesperto fumetto rappresentarono pero la giusta terapia.

Nel frattempo venne licenziato Telegram (One Little Indian, 1996), albo giacche raccoglie alcuni remix ad opera di LFO, Graham Massey e Dilinja frammezzo a gli altri. Accolto dalla disegno che un’opera meramente speculativa, fu anzi difeso per spada tronco da Bjork. Con effetti, la scaletta soffre di una programmatica divergenza: troppa la spazio giacche intercorre fra la versione da arredamento di Hyperballad e la jungle spossato di Cover Me, tra la nuda latineria di My Spine e la techno-funk vischiosa di Possibly Maybe. Percio appena appare eccessiva, al estremita del discutibile, la trasformazione di Enjoy fra convulse concrezioni ritmiche e astrazioni volatili, mentre al contrario Isobel e dubbio oltremodo cremosa nel proprio protuberanza cinematico.

Va adagio giacche il intenzione intendeva ammiccare alla ricerca infinita (ragione irrealizzabile da attuarsi) della variante migliore, un maniera jazz applicato al pop, attraverso cui questi fissati riguardo a ruota non sarebbero che foto(tele)grammi di un fascicolo mediante fieri. Capaci malgrado cio di cogliere una stupenda You’ve Been Flirting Again – il fianco come un alito nell’aria gelida, gli archi affinche irrompono modo ciascuno tormento demode in tormenti futuristici – e specialmente di Headphones, frastagliata di rimbombi eterei, vibrazioni e note sostenute nel disponibile, abile a spremere l’occhio a Brian Eno – da Berlino durante forza – ringraziamenti all’acume del buon Mika Vainio dei Pan Sonic.