Sono i luoghi dell’anima, in quanto ci catapultano con una misura onirica e ci rapiscono il animo

Attraversando l’Italia si scoprono patrimoni storici, artistici e culturali affinche sono lontani anni luce dallo scintillio degli ampollosi fasti della decoro. Piccoli grandi tesori nascosti, cristallizzati nel periodo, amabilmente appannati e rarefatti affinche sembrano usciti da una vecchia film sopra latteo e nero degli anni Venti. Luoghi cosicche sanno di valido, affinche unitamente la loro amenita intrinseca sono capaci di rimetterci mediante tregua col societa e di farci star amore verso il abbandonato accaduto di trovarsi. Unito di questi e Santo Stefano di Sessanio, un antiquato sobborgo di cippo incastonato tra le maestose vette del Gran masso.

Il totale durante una aria unica e trascinante, tipica di un paese – la taverna o “fondaco” – perche un occasione epoca fondamentale nell’economia colf agro-pastorale fine conteneva gli alimenti necessari attraverso il nutrimento consueto durante i lunghi e poveri inverni

E giacche e tornato verso mutamento vita ringraziamento a Daniele Kihlgren, un appaltatore italo-svedese in quanto si e completamente amato di codesto localita incantato e lo ha travestito nel Sextantio, un ospitalita esteso esclusivo e di intenso grado. E lo ha fatto nel colmo adempimento dell’ambiente e della preparazione limitato, realizzando un riparazione di mantenimento perche non elimina l’imperfezione. Anzi, al refrattario la esalta, fine essa e il raccolto di una pretesto unica e eccezionale, perche va conservata e valorizzata. Villeggiare al Sextantio vuol manifestare sollevarsi sulla organizzazione del tempo e cedere all’incanto della semplicita, del silenzio e della tranquillita scandita da un ciclo morbido, appassionato e comodo. Non vi e ricchezza al Sextantio. A dir poco non quegli popolare degli alberghi per cinque stelle, ove tutto e scialbo e sa di formalina.

Un villaggio pieno di incanto e di pretesto, giacche fino verso moderatamente opportunita fa versava durante uno situazione di assoluto abbandono

Le camere sono sobrie, prive di qualsivoglia stratagemma oppure cosa eccedente affinche ne possa alterare l’originale equivalenza, e tutti i servizi offerti sono intimamente legati alla formazione del localita: dall’offerta enogastronomica sino ai corsi di panificazione e trama giacche si tengono mediante loco. Tutti dettaglio al Sextantio e volto ad offrire ai propri ospiti un’esperienza umana affinche coinvolga per 360 gradi tutti i sensi: la aspetto delle cose belle, lo riassumere le mani degli abitanti del frazione ed ascoltarne le storie, impastare, lavorare la tessuto, fiatare i profumi, andare a genio i cibi tradizionali abruzzesi… Durante un affermazione di autentica grazia e malia in quanto restera a causa di di continuo scolpita nella memoria di chi la vive. Seppur spartani, gli alloggi sono pregni di incanto e vi si respira una cielo consueto ed comodo, ove al costa di camini tradizionali e luoghi appartenenti all’organizzazione massaia si trovano accessori di evoluto design, giacche armonicamente si sposano mediante le tracce di un accaduto piu che giammai attuale e intenso.

Niente al Sextantio e lasciato al avvenimento. I pasti vengono serviti alla albergo sotto gli Archi, affinche si caratterizza durante i paio grandi archi sopra pietra posti riguardo a colonne di appoggio ed un magnifico comignolo essenziale mediante pietra. Il trattoria ha subito un’opera di rifacimento sopra angolatura rigorosamente conservativa: i tavoli e le sedie sono precedenti al XX periodo, quando i piatti ed il ceramiche mediante coccio sono realizzati a stile e ispirati ad una studio sulla maiolica d’uso commissionata al Museo delle Genti d’Abruzzo, cui e stata ed affidata una indagine sulla cucina cittadino perche si riverbera nella consiglio dei menu presentati. A causa di i momenti di ristoro c’e successivamente la suggestiva tisaneria, una sala qualora gli ospiti potranno godere nella quiete oltre a assoluta un infuso caldo accompagnato da prodotti meticolosamente locali modo le “ferratelle”, dolce immagine della ritualita abruzzese e realizzate al periodo dalla gentildonna Gianna, la tessitrice del frazione che di continuo con tisaneria mostrera agli ospiti appena si lavora il supporto.

Invece al Cantinone e possibile gustare le migliori etichette abruzzesi abbinate a pochi piatti unici, semplici ed essenziali, appartenenti alle culture locali.